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Tag: tavoli

Baleri - Ferrero1947

Baleri

Baleri Italia è un marchio di design icona del XX secolo, fondato da Enrico Baleri e Marilisa Decimo nel 1984, e portato avanti con tenacia e coraggio, alla scoperta di tendenze sempre nuove e di protagonisti del design ancora sconosciuti, come ad esempio Philippe Starck; Enrico Baleri è stato il primo a intuire le grandi potenzialità del giovane designer francese e a dargli fiducia, producendo i suoi primi progetti.

Caratteristiche dell’azienda sono il riflesso degli anni della sobrietà e del rigore forma/funzione, della massima espressione di una certa idea di design, pragmatica e insieme utopica e dell’inseguimento dell’oggetto autentico, non obsolescente, non appariscente, coerente, internazionale. Oggetti e collezioni evergreen sono sempre stati firmati da grandi maestri ed esordienti del mondo del design, divenuti poi riferimenti di stile, dando vita a un universo classico-contemporaneo che oggi ritrova vitalità, produzione, comunicazione e forza commerciale. Il gallo rosso, voluto dai 2 fondatori, marchio di fabbrica Baleri Italia, è simbolo augurale di ottimismo, buon umore, fortuna. Le scelte di Enrico Baleri, colto architetto e protagonista raffinato della storia del design italiano, hanno caratterizzato per anni le scelte stilistiche e la filosofia aziendale di Baleri Italia, creando un brand unico nel panorama del design italiano e internazionale, privo di vincoli e libero di esprimersi con sperimentazioni fuori dai soliti schemi.

Tra i pezzi più iconici è doveroso citare la poltrona “Richard III” del 1985 di Philippe Starck, progettata originariamente per gli appartamenti privati dell’Eliseo del presidente della repubblica francese Francois Mitterand, che riprende la tipologia più consumata dell’arredamento borghese, ovvero la poltrona da relax imbottita, svuotandola, stilizzandola, creando un effetto oggetto come maschera in un gioco tecnologico a sorpresa. Sempre di Philippe Starck anche la sedia “ afè” Chair del 1984, progettata per il Costes di Parigi, la prima di una lunghissima serie di sedie di successo proposte dal designer francese.

Nel catalogo, molto selettivo, anche il paravento “Cartoons” del 1992 di Luigi Baroli, vincitore del Compasso d’oro nel 1994 in cartone ondulato autoportante, la poltrona “ Mama” di Denis Santachiara del 1995, accogliente e domestica, e la collezione “Tato” , ovvero i pouf e poggiapiedi Tato, Tatino e Tatone, di Enrico Baleri e Denis Santachiara, riassunto di una intelligente ironia progettuale, dalle forme generose e dai coloratissimi rivestimenti.

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Davide Medri

Davide Medri

Davide Medri nasce a Cesena il 7 agosto 1967 e si laurea presso le Belle Arti di Ravenna, l’Istituto d’Arte del Mosaico e il Albestainer Mosaico Scuola Professionale, considerata una delle migliori scuole al mondo per l’insegnamento della tecnica del mosaico.

Dopo varie esperienze artistiche e nel mondo del design, nel 1997 il designer inizia la produzione dei mosaici a specchio, interamente realizzati a mano con estrema minuziosità. Subito questi oggetti altamente decorativi, frutto di una estetica marcata a tratti massimalista, diventano delle icone del design, desiderate in tutto il mondo; le forme sono molteplici, unite o scomposte a formare diverse composizioni, squadrate o curve, in specchio naturale, oro o in vetro nero per un effetto sempre molto spettacolare.

L’operato è totalmente artigianale e ogni singolo pezzo di vetro è fissato a mano garantendo l’alta qualità; ogni opera d’arte e di design è unica.

Parallelamente agli specchi, ai pannelli e alle grandi cornici il designer crea anche tavoli, tavolini, consolle e lampade con le stesse caratteristiche, unendo al mosaico di vetro o di specchio l’ acciaio inox, in un piacevole gioco di lucido-opaco e chiaro-scuro. Tra questi arredi si possono citare i tavolini conici con interno in mosaico illuminato dalla luce, il lungo tavolo in acciaio con inserti in mosaico e le famose lampade aggregabili ad anelli in mosaico a specchio luminoso.

Gli specchi e le sue grandiose cornici rimangono, a molti anni di distanza dalla loro prima comparsa, il prodotto più ingegnoso, originale e riconosciuto di Davide Medri, definito ormai “il re del mosaico di specchio”. In anni più recenti alla celebre tipologia di specchi in mosaico, si è aggiunta una nuova collezione ironica e molto decorativa, composta da grandi specchi dalle sembianze ingigantite di segnali stradali, reali o immaginari. Questa collezione, apparentemente ludica, non deve trarre in inganno: ogni esemplare è realizzato totalmente a mano, dipingendo, come su un quadro, il segnale stradale con i suoi relativi simboli e colori.

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Moormann, complementi arredo moderni, interni, design

Moormann

Nils Holger Moormann in 1982, after studying law, became passionate about the world of design and decided, self-taught and far from the production logics of furniture companies, to develop furniture that showed a reduced formal language and very precise solutions in detail, synonymous with that current called “Neues Deutsches Design”.

Moormann’s main thoughts are simplicity, intelligence and innovation, which must be applied simultaneously for the well-being of society. The first goal is to analyze the needs in the light of new ways of living and working, which often and increasingly coincide within the same spaces; the second step is to identify concrete design solutions, simple, but not trivial, to solve all needs. Through this simple process, we arrive at the creation of solutions, initially dedicated to the idea of ??containing and tidying up, identifying a universal bookcase model, easy in concept and assembly, but extremely refined and elegant; a piece, like the following ones, out of fashions and trends, imbued with timelessness to become a cornerstone of design.

To achieve all this, it was necessary to identify the right place, where to work, design and produce the ideal pieces; and what better place to find the roots of this furniture if not between the raw mountain climate and the lively Nordic traditions, among the beasts of the fields and a heartfelt attention to the ecological balance? The mountain and natural place, far from the usual industrial districts and cities, has been fundamental for the creation and evolution of this philosophy. Of course, the whole project can no longer be achieved by a single person as in the beginning, but by a close-knit and convinced team, now made up of about 40 brilliant minds.

Moormann is not entirely easy to classify. It is not only Nordic design, which would resonate in a limited way, having many international designers within the team. Its aesthetics, although close to Finnish, Swedish and Danish examples, is more complex, the result of the union of impeccable technology and a careful look at attractive and sober shapes at the same time. The wood used for the whole collection is always the same, i.e. light birch from Alvarian memory, but also natural MDF, with a very ecological, but not poor effect, often combined with linoleum or laminates in absolute colors, white or black, sometimes red. The bookcase, interpreted over the decades in multiple ways and with countless variations, remains the main product of the collection, to which beds, tables, desks, containers and small accessories of great beauty and functionality have gradually been added.

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cappellini

Cappellini

Cappellini è una storica azienda familiare italiana di design, fondata a Carugo nel 1946 da Enrico Cappellini. Sinonimo di originalità, contemporaneità e sperimentazione, il brand Cappellini produce elementi d’arredo di qualità, mai banali e in grado di arredare ogni spazio residenziale e contract.

Nata come azienda artigianale, le collezioni si caratterizzano per la raffinata semplicità e personalità, dettata dalle grandi firme del design internazionale, scoperte proprio dal talent scout e designer aziendale Giulio Cappellini. Si parla di Jasper Morrison, Marc Newson, Tom Dixon, Marcel Wanders, i fratelli Bouroullec e Nendo, progettisti di opere come Cloud, Knotted Chair, Embryo Chair, Pylon Chair e molte altre, diventate oggi icone del brand internazionalmente riconosciute ed esposte nei più importanti musei del mondo quali ad esempio il Victoria & Albert Museum di Londra, il Moma di New York e il Centre Pompidou di Parigi.

Il talento dell’architetto Giulio Cappellini nel fiutare le nuove tendenze, capire in anticipo l’evoluzione dell’abitare e scoprire prima fra tutti nuovi designers nel panorama internazionale, ha reso la collezione Cappellini unica, variegata e cosmopolita. Nel catalogo Cappellini si possono rintracciare tutte le più significative evoluzioni del design degli ultimi 50 anni: dai progetti apparentemente irriverenti di denuncia e riflessione di Alessandro Mendini, come l’iconica poltrona Proust, fino alla poesia e leggerezza delle opere del designer giapponese Shiro Kuramata, del quale la Cappellini detiene i diritti esclusivi per tutto il mondo.
Da segnalare ancora il lungo, costante e importante sodalizio con il designer britannico Jasper Morrison, che ogni anni crea nuovi progetti per il brand con il consueto tratto minimale ed elegante che lo contraddistingue: il rapporto professionale e di amicizia tra Jasper Morrison e Giulio Cappellini risale a molti decenni fa, quando quest’ultimo decise di mettere in produzione e in catalogo il progetto della tesi di laurea di Jasper Morrison: la poltrona in metallo da esterno e da interno dalle forme sinuose e da nome poetico: Thinking man’s Chair.
La casa secondo Cappellini può essere colorata, estrosa, contemporanea, ma anche minimale, borghese e rassicurante, traducendo in modo flessibile ogni esigenza di arredamento contemporaneo, non potendosi alcun confine o limite.

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Artek, design moderno, architettura, arte, arredamento

Artek

Artek è stata fondata nel 1935 da quattro giovani idealisti Alvar Aalto e sua moglie Aino, con Maire Gullichsen, figlia di un importante magnate finlandese del legno e suo marito Nils-Gustav Haha ricco uomo d’affari e colto collezionista; il suo nome fonda insieme i 2 elementi essenziali secondo i suoi fondatori: arte e tecnologia.
La strategia di business della società è molto chiara fin dall’inizio: ” vendere mobili e promuovere una cultura di vita moderna con l’ausilio di mostre e altri mezzi educativi”. I fondatori auspicano un nuovo tipo di ambiente per la vita di tutti i giorni, credendo fermamente in una grande sintesi delle arti e volendo fare la differenza in architettura e nel design, nonché nella pianificazione urbanistica.
Grazie a questa sofisticata ditta Alvar Aalto potè evitare l’inflazione e la massificazione dei suoi progetti, che considerava preziosi come litografie: le sue opere dovevano essere non troppo numerose, per contenere gli effetti, e non troppo limitate , per non valorizzarle in un senso troppo artistico. Tutti i lavori di Aalto vennero realizzati dalla Artek, spesso in seguito a vere e proprie esigenze, ovvero il fatto di dover arredare i suoi progetti architettonici, come nel caso della poltrona Paimio, realizzata per l’omonimo Sanatorio o lo sgabello Viipuri per l’omonima biblioteca. Aalto per i suoi progetti parte sempre dalle tecniche di costruzione degli sci da neve, prodotto molto utilizzato in Finlandia, arrivando a sfruttare oltre alla piegatura del legno con il vapore, tecnica già utilizzata da Thonet, anche l’umidità naturale del legno di betulla finlandese.
Particolarmente celebri i suoi sgabelli, che hanno subito una variazione significativa con l’avanzare del tempo: negli anni ’40 il modello era composto da 4 gambe e un sedile opposto a loro, unito con delle viti, negli anni ’50 invece i sostegni in compensato erano disegnati in modo da aprirsi superiormente a ventaglio da formare il piano del sedile (o del tavolo), come succede in natura per alcune conformazioni organiche e vegetali, senza l’ausilio di viti.
La moglie di Alvar Aalto, Aino Marsio Aalto, è stata per molti anno direttrice artistica dell’azienda, disegnando lei stessa alcuni oggetti di grande eleganza come bicchieri, vasi e piccoli accessori, ma anche tessuti grafici e dai colori assoluti bianco e nero.
Oggi Artek è rinomata per essere una delle realtà più innovative e all’avanguardia per il design moderno, con la creazione di nuovi percorsi tra design, architettura e arte. La collezione comprende mobili, illuminazione e accessori dai maestri nordici Alvar Aalto, Ilmari Tapiovaara, Tapio Wirkkala, Eero Aarnio e Yrjö Kukkapuro, ma anche collezioni contemporanee come i progetti dei fratelli Bouroullec.

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